May 3, 2020

Gli effetti di un'analisi

Un’analisi che sia stata pienamente efficace si traduce perciò, per il soggetto guarito, in una visione rafforzata delle proprie possibilità creative. (…) Quindi ciò che si manifesta in lui è ben diverso da una semplice intenzione o decisione, è ben differente dalla semplice comprensione delle cause della malattia o semplicemente dalla loro condanna. (…) La psicoanalisi non è null’altro che una manovra di scoprimento, la quale, evitata da chi è ancora malato come uno smascheramento, viene invece vissuta dall’individuo sano come una liberazione (…). Read more

January 9, 2020

Cosa cerco in un’analisi?

L’analizzato cosa viene a cercare in analisi? Viene a cercare quello che vi si può trovare o, più esattamente, se cerca vuol dire che c’è qualcosa da trovare. E la sola cosa che ci può trovare, a dire il vero, è il troppo per eccellenza (…), quello che si chiama il suo destino. Se dimentichiamo il rapporto che c’è tra l’analisi e quello che chiamiamo destino (…) vuol dire che stiamo dimenticando le origini dell’analisi. Read more

January 6, 2020

Analisi e destino

Eppure anche l’incontro con il proprio destino (…) offre sempre la possibilità di un ricominciamento inedito (…). Com’è possibile riscrivere la sentenza già scritta dal desiderio dell’Altro? E’ la grande posta in gioco dell’esperienza dell’analisi che differenzia questa esperienza da ogni procedura di ortopedizzazione normalizzante della vita, (…) la posta in gioco dell’analisi non riguarda l’aggiustamento delle funzioni normali del corpo o del pensiero, ma (…) il rapporto del soggetto con il proprio destino. Read more

November 30, 2019

Il disegno infantile in analisi

Quando un bambino disegna, è sempre il suo ritratto che disegna; se non fosse così non disegnerebbe. Non si disegna, ci si disegna. (…) No, non si racconta un disegno, è il bambino stesso che si racconta attraverso il disegno. Françoise Dolto e Juan-David Nasio, Il bambino dello specchio, ed. Marietti 1820

May 11, 2019

La rappresentabilità in analisi

La rappresentabilità necessita tempo, disponibilità, fatica e tolleranza al dolore psichico; non si dà magicamente come rivelazione, se non in ultima battuta, quando l’inconscio è, potremmo dire, pronto a risignificare un contenuto psichico del passato in funzione di una necessità futura. F. Tognassi, La spinta TRASFORMATIVA, Mimesis

© Mirella Greco 2017-2022