In analisi il cambiamento non significa arrivare ad essere qualcosa che ancora non si è, quanto diventare
quello che già si è. In un certo senso possiamo dire che l’obiettivo del lavoro analitico non lo si trova nel
futuro, ma nel passato, non consiste nel far accadere qualcosa che non è ancora accaduto, ma nel
riprendersi ciò che è già avvenuto.
Il tempo dell’analisi non è allora tanto il tempo di un cambiamento che deve ancora darsi, quanto il tempo
che si passa a tentare di disconoscere un cambiamento che è già avvenuto nel momento stesso in cui il
paziente si rivolge all'analista. In quel momento possiamo dire che tutto è già accaduto, si tratta ora di
potersene riappropriare. A questo e solo a questo serve l’analisi: a riprendersi ciò che è già avvenuto
facendone una nuova scrittura, a poter diventare ciò che si è.
E. T. Errico, Psicoanalista